lunedì 13 marzo 2017

Caratteristiche tecniche dei totem multimediali 3a Puntata – i Materiali e la classificazione delle forme

3a Puntata– Materiali
Ben ritrovati a questa puntata dedicata alla struttura dei totem.
Sulla cosidetta “carrozzeria” dei totem ci sono molti luoghi comuni.
Per esempio un totem “deve essere robusto ed in acciaio!”
L’utilizzo di questo materiale noto più tecnicamente come “lamiera decapata”
presenta dei vantaggi in termini di robustezza ma anche delle controindicazioni.
La principale è dovuta alle personalizzazioni e alle correzioni in fase di assemblaggio,
dovuto alla molto nota capacità dei carpentieri di sbagliare in maniera quasi scontata misure, punzonature , pieghe , forature..ecc.
In una officina meccanica probabilmente non sarebbe un problema ma per chi assembla totem
che di solito è di skill informatico/automazione può presentare un grosso problema dover rimettere mano alla struttura nel suo laboratorio classificabile come officina leggera.

Un altro fattore che determina la scelta di altri materiali alternativi alla lamiera decapata è il peso
ovvero il totem da interno deve essere trasportato all’interno di edifici, passando da ascensori e magari scale, se pesa 100 KG è un vero problema poterlo posizionare in sicurezza.

Quindi ormai la tendenza è quella di scegliere materiali più leggeri e malleabili .
Per esempio molto utilizzato da diversi produttori di totem è il cosidetto “alluminio composito”
che è in grado di portare il peso dei totem ( anche quelli con stampanti laser integrate) a pesi inferiori ai 50 kg.
La tendenza si completa con materiali di rifinitura in politene e PVC ormai dominio delle stampanti 3D.
Naturalmente queste scelte oltre ad alleggerire il totem ne permettono la modifica a posteriori dal suo assemblaggio anche in locazioni onsite per personalizzazioni e aggiunte successive.

Il discorso riportato è squisitamente valido per totem da interno per le situazioni outdoor si resta su carpenterie in acciaio o acciao INOX senza ombra di dubbio, ma ne parleremo nel capitolo dedicato ai totem da esterno.

Un altra caratteristica da considerare nella scelta della carpenteria dei totem è la cosidetta classe ignifuga che dovrebbe essere per il mercato italiano almeno Classe 1 relativa alla reazione al fuoco per oggetti da pavimento.
Dopo questa considerazione bisogna diffidare dei totem costruiti in legno e derivati ( medium density).

Ricordatevi che le forme dei totem multimdiali interattivi ormai sono limitate a soli tre tipologie

la prima è quella meglio nota come totem a “leggìo” pertinente all’utilizzo di portatori di handicap motori ( vedi foto esemplificative qui sotto)



la seconda è il totem a “l” o a “c” il più classico e diffuso con monitor da 17” o 19” fino a 23”-24”



il terzo tipo è il “monolite” totem autoportante per monitor con pollici oltre i 27” fino a 55”
















esistono altre forme considerate di utilizzo minore come i totem cosidetti "da parete" e "da banco".

arrivederci alla prossima puntata

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