venerdì 17 marzo 2017

Caratteristiche tecniche dei totem multimediali 4a Puntata Connessione di Rete


Ben ritrovati a questo nuovo capitolo dell’utilizzo consapevole dei totem multimediali.
Affrontiamo oggi uno dei vantaggi - poco conosciuto - di utilizzare uno strumento al pubblico :
cioè la possibilità di connettere il totem ad una infrastruttura di rete.

Immaginate cosa sarebbe il vs. pc di casa senza una connessione ad Internet…
praticamente sarebbe inutile.

Lo stesso vale per i totem multimediali interattivi anzi con applicazione web based praticamente si possono proporre al pubblico ogni genere di soluzione ( anche e soprattutto basate su Cloud)

Pensate comunque anche ad applicazioni via Intranet come gestione eliminacode,stampa di buste paga ed applicazioni bancarie informative( trasparenza).

Con una grande differenza.. il sistema operativo ed il browser sono alla mercè del pubblico più sgamato...bisogna ricordarsi di blindare il sistema operativo o meglio di solito il browser
con applicativi ad hoc ( ne parleremo in un prossimo post relativo alle applicazioni)

Le principali soluzioni dei totem multimediali per la connessione di rete sono :

Wi.Fi
Risultati immagini per wi-fi
Ormai onnipresente in locali pubblici è molto utile collegare il totem ad una rete WiFi
perché si risparmia il lavoro dell' elettricista per portare la connessione LAN RJ45
da una presa a muro e si può spostare il totem in posizioni più comode ricordandosi che serve solo la presa di alimentazione .
Il totem deve però essere pensato senza antenne esterne che sarebbero a disposizione degli utenti che potrebbero farne “polpette” .
A questo punto però vale la pena di segnalare che strutture metalliche standard possono fungere da gabbia di Faraday ed oscurare o ridurre la capacità di collegamento ( con conseguente proliferare di ritrasmissioni) al router Wi-fi.
Ritorna ancora la necessità di orientarsi a totem in alluminio composito che essendo di materiale molto sottile non oscura il segnale del router e permette il collegamento con antenne interne al totem o addirittura native del case del PC.
Nel caso si valutasse una soluzione primaria di collegamento ad una rete WiFi e’ meglio verificare che la scheda nel totem supporti l’ormai sdoganato 5 Ghz più veloce del normale 2,4 Ghz.

LAN


 Risultati immagini per connessioni LAN

Le connessioni tramite rete cablata sono più tradizionali e più veloci con collegamenti fino ad 1 Gbit, praticamente l’unico possibile in Ospedali e Banche per motivi di sicurezza, è praticamente da considerarsi standard su tutti i totem.

Di solito questo tipo di accesso è una rete intranet  per aziende con problemi di sicurezza elevati perché limita l’accesso esterno con firewall che bloccano connessioni in entrata ed in uscita dall’edificio in cui è presente la rete.
 Risultati immagini per intranet aziendale
Per esempio un' attività tipica intranet è - in ambito aziendale-  la consulatazione di manuali tecnici riservati,buste paga,comunicazioni aziendali e sindacali da parte di dipendenti e lavoratori.

HSDPA
 Risultati immagini per connessioni HSDPA sim
Per questo tipo di collegamento senza fili ma non Wi.Fi si deve aprire una parentesi relativa al “Digital Divide” perché una connessione mobile HSDPA 3G 4G oppure oltre, è una buona soluzione per grandi centri urbani ma per le zone periferiche, paesetti di provincia e zone montuose può presentare problemi di copertura.
È molto utilizzato in situazioni fieristiche o di mobilità come camper dimostrativi e altre soluzioni itineranti perché in zone di copertura cellulare si può accedere ad internet senza riconfigurare la connessione del totem.

Per oggi è tutto al prossimo capitolo.



lunedì 13 marzo 2017

Caratteristiche tecniche dei totem multimediali 3a Puntata – i Materiali e la classificazione delle forme

3a Puntata– Materiali
Ben ritrovati a questa puntata dedicata alla struttura dei totem.
Sulla cosidetta “carrozzeria” dei totem ci sono molti luoghi comuni.
Per esempio un totem “deve essere robusto ed in acciaio!”
L’utilizzo di questo materiale noto più tecnicamente come “lamiera decapata”
presenta dei vantaggi in termini di robustezza ma anche delle controindicazioni.
La principale è dovuta alle personalizzazioni e alle correzioni in fase di assemblaggio,
dovuto alla molto nota capacità dei carpentieri di sbagliare in maniera quasi scontata misure, punzonature , pieghe , forature..ecc.
In una officina meccanica probabilmente non sarebbe un problema ma per chi assembla totem
che di solito è di skill informatico/automazione può presentare un grosso problema dover rimettere mano alla struttura nel suo laboratorio classificabile come officina leggera.

Un altro fattore che determina la scelta di altri materiali alternativi alla lamiera decapata è il peso
ovvero il totem da interno deve essere trasportato all’interno di edifici, passando da ascensori e magari scale, se pesa 100 KG è un vero problema poterlo posizionare in sicurezza.

Quindi ormai la tendenza è quella di scegliere materiali più leggeri e malleabili .
Per esempio molto utilizzato da diversi produttori di totem è il cosidetto “alluminio composito”
che è in grado di portare il peso dei totem ( anche quelli con stampanti laser integrate) a pesi inferiori ai 50 kg.
La tendenza si completa con materiali di rifinitura in politene e PVC ormai dominio delle stampanti 3D.
Naturalmente queste scelte oltre ad alleggerire il totem ne permettono la modifica a posteriori dal suo assemblaggio anche in locazioni onsite per personalizzazioni e aggiunte successive.

Il discorso riportato è squisitamente valido per totem da interno per le situazioni outdoor si resta su carpenterie in acciaio o acciao INOX senza ombra di dubbio, ma ne parleremo nel capitolo dedicato ai totem da esterno.

Un altra caratteristica da considerare nella scelta della carpenteria dei totem è la cosidetta classe ignifuga che dovrebbe essere per il mercato italiano almeno Classe 1 relativa alla reazione al fuoco per oggetti da pavimento.
Dopo questa considerazione bisogna diffidare dei totem costruiti in legno e derivati ( medium density).

Ricordatevi che le forme dei totem multimdiali interattivi ormai sono limitate a soli tre tipologie

la prima è quella meglio nota come totem a “leggìo” pertinente all’utilizzo di portatori di handicap motori ( vedi foto esemplificative qui sotto)



la seconda è il totem a “l” o a “c” il più classico e diffuso con monitor da 17” o 19” fino a 23”-24”



il terzo tipo è il “monolite” totem autoportante per monitor con pollici oltre i 27” fino a 55”
















esistono altre forme considerate di utilizzo minore come i totem cosidetti "da parete" e "da banco".

arrivederci alla prossima puntata